La normativa sugli impianti elettrici CEI 64-8 rappresenta oggi il punto di riferimento imprescindibile per chiunque operi nel settore elettrico, dall’impresa installatrice al tecnico progettista, fino all’amministratore condominiale e al proprietario di immobili. Si tratta di una vera e propria garanzia di sicurezza, efficienza e conformità legale per ogni tipo di impianto elettrico.
Con l’evolversi delle tecnologie, delle esigenze abitative e delle normative europee, la CEI 64-8 ha assunto un ruolo sempre più centrale nella progettazione e nell’adeguamento degli impianti. La sua ultima revisione, la IX Edizione, ha introdotto criteri aggiornati per rispondere ai nuovi standard di qualità, domotica, risparmio energetico e sostenibilità.
Noi di Celio Impianti, con oltre 10 anni di esperienza sul campo, supportiamo ogni giorno clienti privati e professionisti nell’adeguamento e nella realizzazione di impianti elettrici a regola d’arte. Qui troverai le risposte che servono davvero per fare le scelte giuste.
Normativa impianti elettrici
La norma CEI 64-8 è il riferimento principale per gli impianti elettrici a bassa tensione. Vale per abitazioni, condomini, uffici, negozi, capannoni e qualsiasi altro tipo di edificio. Si applica sia alle nuove installazioni, sia agli adeguamenti e alle ristrutturazioni
Rispettare la CEI 64-8 è una condizione necessaria per la validità dell’impianto, anche ai fini assicurativi e legali. Non basta che tutto funzioni: serve la protezione contro sovraccarichi, cortocircuiti e contatti diretti o indiretti. Serve un impianto dimensionato correttamente, con dispositivi di sicurezza adeguati, materiali certificati e installazione eseguita da professionisti abilitati.
La IX edizione della norma CEI 64-8 è l’ultima versione disponibile. Include importanti aggiornamenti relativi a efficienza energetica, mobilità elettrica, domotica e nuove tecnologie.
È un documento che evolve costantemente per stare al passo con l’innovazione e con le esigenze reali di utenti e professionisti.
E se il tuo impianto elettrico non fosse davvero a norma?Non aspettare che un guasto o un controllo ti costringano a intervenire in emergenza.
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Cosa prevede la norma CEI 64-8?

La norma CEI 64-8 stabilisce in modo dettagliato i criteri tecnici e di sicurezza da rispettare in ogni fase, dalla progettazione alla messa in servizio, con l’obiettivo di garantire impianti sicuri, efficienti e conformi alla legge.
È la norma di riferimento per tutti gli impianti utilizzatori a bassa tensione, ovvero quelli con tensione nominale fino a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. Questo significa che si applica alla stragrande maggioranza degli impianti elettrici che troviamo in abitazioni, condomini, negozi, uffici, stabilimenti industriali e impianti produttivi.
La CEI 64-8 è composta da diverse sezioni, ciascuna dedicata a un aspetto specifico dell’impianto. Ecco i punti fondamentali che disciplina:
- Modalità di posa dei cavi: indicazioni su come installare correttamente i conduttori per garantire protezione meccanica, facilità di manutenzione e riduzione dei rischi.
- Protezione contro i contatti diretti e indiretti: obblighi relativi a interruttori differenziali, barriere protettive e messa a terra, per evitare folgorazioni o scariche pericolose.
- Dimensionamento dei conduttori: calcoli specifici per determinare la sezione adeguata dei cavi in base al carico, alla lunghezza e alle condizioni di esercizio, evitando surriscaldamenti e perdite.
- Impianto di terra: prescrizioni per la realizzazione di un sistema di messa a terra efficace, che protegga le persone da potenziali elettrici pericolosi.
- Protezione da sovratensioni e sovracorrenti: obblighi relativi all’installazione di scaricatori di sovratensione (SPD) e interruttori magnetotermici, fondamentali in caso di fulmini o guasti.
- Coordinamento tra i dispositivi di protezione: la norma impone che tutti i componenti dell’impianto siano compatibili tra loro, per garantire selettività e continuità di servizio.
- Prescrizioni per ambienti particolari: regole specifiche per installazioni in luoghi con requisiti particolari, come ospedali, piscine, officine, cantine, autorimesse, ambienti umidi, polverosi o con rischio di esplosione.
In poche parole, seguire la CEI 64-8 significa garantire un impianto elettrico sicuro, funzionale e conforme, costruito su basi solide e in linea con le tecnologie attuali.
IX Edizione della Norma CEI 64-8
Dal 1° novembre 2024 è ufficialmente in vigore la Nona Edizione della Norma CEI 64-8, dedicata agli impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Questa nuova edizione rappresenta un passo avanti significativo nell’adeguamento della normativa italiana agli standard europei e internazionali, integrando documenti tecnici sviluppati anche con il contributo degli esperti italiani del CT 64 del CEI.
La revisione tiene conto delle più recenti evoluzioni tecnologiche e normative, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza, la funzionalità e l’efficienza energetica degli impianti elettrici in ambito civile, commerciale e industriale.
Vediamo nel dettaglio le principali novità introdotte dalla Nona Edizione.
- Capitolo 41 – Protezione contro i contatti diretti e indiretti
Introduce requisiti aggiornati per la protezione delle persone contro folgorazioni e scosse elettriche. Vengono chiariti i criteri per l’uso dei differenziali e delle barriere protettive, con maggiore enfasi sulla selettività.
- Capitolo 46 – Sezionamento e comando
Migliora la definizione delle condizioni operative e dei dispositivi per l’isolamento e l’interruzione del circuito in caso di manutenzione o emergenza.
- Capitolo 56 – Alimentazione dei servizi di sicurezza
Rafforza le indicazioni per garantire l’alimentazione continua ai sistemi critici, come illuminazione di emergenza, allarmi e impianti antincendio, anche in caso di interruzione della rete.
- Parte 7 – Ambienti e applicazioni particolari
Numerosi aggiornamenti nelle sezioni dedicate a contesti specifici:
- Sezione 712 – Impianti fotovoltaici (FV)
Nuove regole per il collegamento, la protezione e l’integrazione in rete degli impianti solari.
- Sezione 722 – Infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici
Introduzione di specifiche tecniche aggiornate per colonnine domestiche e condominiali, compatibilità con sistemi smart grid e protezione da guasti.
Normativa impianto elettrico condominiale
La norma CEI 64-8 definisce in modo preciso le regole da seguire per tutti gli impianti a bassa tensione, sia nelle parti comuni sia nelle unità private.
Non si tratta solo di rispetto normativo, ma di tutela concreta delle persone e degli edifici, considerando che in molti condomini gli impianti sono datati e non adeguati agli standard attuali. La norma impone che ogni elemento dell’impianto elettrico venga progettato, installato e mantenuto secondo criteri tecnici rigorosi.
La normativa coinvolge diversi elementi tipici di un edificio condominiale:
- Quadri elettrici centralizzati: devono essere correttamente dimensionati, ispezionabili e accessibili solo da personale qualificato. Devono inoltre essere aggiornati secondo gli ultimi criteri di sezionamento e comando (Capitolo 46).
- Illuminazione delle parti comuni: scale, androni, corridoi, garage e vani ascensore devono essere dotati di impianti sicuri, efficienti e predisposti per funzionare anche in emergenza (Capitolo 56).
- Ascensori, citofoni, cancelli elettrici e impianti tecnologici: tutti devono essere collegati a circuiti protetti da dispositivi differenziali, magnetotermici e, se necessario, da scaricatori di sovratensione.
- Sistemi antincendio, rilevazione fumi e evacuazione: non sono facoltativi. Sono obbligatori e devono essere alimentati da impianti elettrici certificati e con servizi di sicurezza garantiti anche in caso di blackout.
- Colonnine di ricarica per veicoli elettrici: regolate dalla Sezione 722 della Parte 7, sono sempre più richieste e devono essere installate seguendo criteri ben precisi in termini di dimensionamento, protezione e coordinamento.
Quali sono le normative CEI per gli impianti elettrici?
Nel settore elettrico, operare senza conoscere le normative di riferimento significa mettere a rischio sicurezza, legalità e funzionalità degli impianti. La realizzazione, la modifica e la manutenzione degli impianti elettrici è disciplinata da norme tecniche CEI e da disposizioni legislative nazionali ed europee. Ecco un riepilogo delle più rilevanti.
Norme italiane di riferimento
- D.M. 37/2008
È il regolamento di riferimento per l’installazione degli impianti all’interno degli edifici. Stabilisce chi può progettare e installare un impianto, in quali casi è obbligatorio il progetto e come redigere la dichiarazione di conformità (DICO). È applicabile a tutti gli impianti tecnologici (elettrici, idraulici, gas, ecc.).
- CEI 64-8
È la norma tecnica più importante per gli impianti elettrici a bassa tensione. Si applica sia in ambito residenziale che industriale e contiene tutte le prescrizioni per la progettazione, realizzazione e verifica degli impianti. L’obiettivo è garantire sicurezza, efficienza e compatibilità con le nuove tecnologie. L’attuale IX edizione, in vigore dal 1° novembre 2024, ha integrato tutte le varianti precedenti e introdotto importanti aggiornamenti (inclusi impianti FV e ricarica veicoli elettrici).
- CEI 11-27
Questa norma definisce le regole di sicurezza per i lavori su impianti elettrici in tensione o fuori tensione. Si applica agli impianti fissi, mobili, temporanei o permanenti, e fornisce le procedure operative per garantire la protezione dei lavoratori elettrici.
Norme CEI specifiche per impianti industriali
- CEI EN 62305 – Protezione contro i fulmini
- CEI EN 62271-202 – Cabine prefabbricate di media tensione (cabine container)
- CEI EN 62271-200 – Quadri di media tensione
- CEI EN 61439 – Quadri di bassa tensione
- CEI EN 61936-1 – Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata
Normative legislative italiane da conoscere
- Legge 186/1968
Storica normativa che impone l’obbligo di realizzare tutti gli impianti secondo le norme tecniche vigenti. È il principio su cui si fonda il concetto di “regola d’arte” ancora oggi.
- D.Lgs. 81/2008 – Testo unico sulla sicurezza sul lavoro
Rilevante per tutti i luoghi di lavoro. Include prescrizioni specifiche per la sicurezza elettrica, l’obbligo di verifica degli impianti e l’adozione di dispositivi di protezione.
- D.P.R. 462/2001
Obbliga i datori di lavoro a far eseguire le verifiche periodiche sugli impianti di messa a terra, dispositivi contro le scariche atmosferiche e sugli impianti nei luoghi a rischio di esplosione. Le verifiche vanno affidate ad enti abilitati.
Direttive Europee applicabili
- Direttiva 2014/35/UE (LVD) – Direttiva sulla bassa tensione
Garantisce che tutte le apparecchiature elettriche funzionanti entro specifici limiti di tensione siano sicure per persone, animali e beni.
- Direttiva 2014/30/UE (EMC) – Compatibilità elettromagnetica
Stabilisce che i dispositivi elettrici non devono generare interferenze né esserne disturbati, per garantire la compatibilità tra apparecchiature diverse.
- Un cenno alla Legge 46/1990
Prima del D.M. 37/2008, la Legge 46/1990 disciplinava gli impianti tecnici negli edifici civili. Oggi è quasi completamente abrogata, ma ha gettato le basi per le attuali normative.
La legge si applicava non solo agli impianti elettrici, ma anche a quelli gas, idraulici, termici, antincendio, climatizzazione e ascensori, ed era estesa anche agli edifici ad uso commerciale, produttivo e terziario.
Adeguamento alla normativa di un impianto elettrico
Un impianto elettrico non conforme alla normativa non è solo fuori legge: è anche un rischio per la sicurezza delle persone, la tutela del patrimonio e la validità delle coperture assicurative.
Per questo motivo, l’adeguamento alla normativa vigente è un intervento fondamentale, in particolare in edifici datati o in cui l’impianto non è mai stato aggiornato.
L’adeguamento deve essere affidato a un professionista qualificato (installatore abilitato o progettista), che esegue una valutazione tecnica approfondita dello stato dell’impianto. L’analisi include:
- la verifica della presenza e dell’efficienza dei dispositivi di sezionamento;
- il controllo dei sistemi di protezione contro sovracorrenti e cortocircuiti;
- la presenza e funzionalità dei dispositivi di protezione contro i contatti diretti e indiretti;
- la verifica dell’impianto di messa a terra;
- il rispetto dei criteri imposti dalla CEI 64-8 e dalle normative correlate (D.M. 37/08, D.P.R. 462/2001, ecc.).
Sulla base di queste verifiche, viene redatto un piano di intervento con le modifiche tecniche necessarie per portare l’impianto allo standard richiesto. In molti casi, si procede anche con la progettazione ex novo dell’impianto elettrico, soprattutto se non esistono documentazioni o schemi aggiornati.
Progettazione di un impianto elettrico a norma
Una progettazione di qualità si basa su elementi chiave, indispensabili per garantire affidabilità e sicurezza nel tempo:
- Analisi del fabbisogno energetico dell’edificio, valutando le esigenze attuali e future
- Progettazione del numero di circuiti, prese, punti luce e quadri elettrici, in base all’uso effettivo degli spazi
- Scelta di materiali e componenti certificati, durevoli e conformi agli standard
- Massima attenzione alla sicurezza degli utenti, per prevenire ogni rischio elettrico
- Pianificazione per una manutenzione semplice ed efficace, riducendo costi e tempi di intervento nel lungo periodo
Una progettazione moderna deve quindi includere:
- Predisposizione per impianti fotovoltaici, integrati nella rete dell’edificio
- Collegamenti per colonnine di ricarica auto elettriche, ormai indispensabili in molti contesti residenziali e aziendali
- Domotica e automazione degli ambienti, per la gestione intelligente di luci, clima, allarmi e consumi
- Infrastruttura digitale secondo la Legge 164/2014, per garantire connessioni affidabili e supportare l’espansione tecnologica dell’edificio
Se stai ristrutturando, vendendo o semplicemente vuoi mettere in sicurezza il tuo impianto elettrico, non aspettare che un controllo o un guasto ti colga impreparato.
Noi di Celio Impianti ci occupiamo della verifica, della progettazione e dell’ adeguamento completo secondo la normativa vigente.
Non aspettare che sia troppo tardi. Contattaci oggi.
FAQ sulla normativa CEI 64-8
Che cos’è la norma CEI 64-8?
È la norma tecnica italiana che regola gli impianti elettrici di bassa tensione, definendo criteri per la progettazione, l’installazione e la verifica, con l’obiettivo di garantire sicurezza e funzionalità.
Quando è obbligatorio adeguare l’impianto elettrico alla CEI 64-8?
Ogni volta che l’impianto risulta non conforme ai requisiti minimi di sicurezza. In particolare, quando si effettuano ristrutturazioni, cambi d’uso o compravendite immobiliari.
Chi può redigere la progettazione di un impianto elettrico?
Solo tecnici abilitati: ingegneri, periti industriali o elettricisti con specifica qualifica, iscritti al relativo ordine o collegio professionale.
Quanto costa adeguare un impianto elettrico alle normative?
Il costo dipende da vari fattori come l’estensione dell’impianto, lo stato attuale, la presenza di sistemi obsoleti.
Quali documenti servono per la conformità dell’impianto?
Serve la Dichiarazione di Conformità (Di.Co.), redatta dal professionista che ha eseguito l’impianto, secondo quanto previsto dal DM 37/08.
Un impianto condominiale deve essere adeguato alla CEI 64-8?
Assolutamente sì. Gli impianti delle parti comuni devono rispettare i requisiti della norma e l’amministratore è responsabile della loro sicurezza e manutenzione.